C’è roba nova in Danimarca

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Sarà riaperta dar primo maggio la città proibita a Pechino, che mommò fa sei secoli da la costruzione: la chiusura era stata decisa er 25 gennaio pe contené er fenomeno epidemico e mo viè sbloccata come urtimo segnale che la situazione è aritornata sotto controllo. Sarà parecchio ridotto er numero de li visitatori, ammessi fino a cinquemila ar giorno appetto a l’ottantamila che se registraveno prima de la crisi. Ner giro de mezz’ora so’ stati richiesti dumila e più bijetti co prenotazioni online, tenuto conto de ’na serie de prescrizioni valide pe li siti turistichi: obbrigo de la mascherina, aggiornamento costante de le app su lo stato de salute de ciascheduno, tassativo distanziamento interpersonale de armanco un metro. S’allenteno le misure restrittive puro in Danimarca, siconno quanto detto in parlamento da la premier Mette Friederiksen: antre categorie liberalizzate se metteno ’n più dar dieci de maggio a l’asili, a le scòle inferiori, a li parucchieri e a quelli che fanno li tatuaggi.

Lillo S. Bruccoleri

(Traduzione di Massimo Moraldi)

Ne la foto: Mette Friederiksen