La festa de li lavoratori

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Er tema de sto primo maggio è la sicurezza sur lavoro, dichiarata da li sinnacati confederali, e tutte le forze politiche, intervenute sur punto, hanno detto la loro.

Quarche giorno fa er presidente Mattarella in visita a l’azienda Bsp Pharmaceuticals spa de Latina, ha ringraziato propio li sinnacati pe avé scerto la sicurezza e la salute su li posti de lavoro come tema der primo maggio unitario, perché è «un tema fondamentale di civiltà»; quella de le morti sur lavoro è «una piaga che non accenna ad arrestarsi e che nel nostro paese ha già mietuto in questi primi mesi centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione».

La presidente der consijo Meloni in un videomessaggio ha rassicurato l’Italiani che er governo ha rimediato un mijardo e ducento mijoni de euro – tra quelli de li bandi Inail e antri messi a disposizione dar bilancio de lo stato – ar fine de mijorà la sicurezza su li posti de lavoro.

Er governo penza pure de fà sconti su li contributi Inail a l’imprese che investono de più in sicurezza e ne vò discute inzieme a «le parti sociali» er prossimo otto maggio, sempre se nun zompa tutto pe via de l’elezione der papa.

A proposito de Vaticano, li giornalisti hanno chiesto pure ar cardinale Zuppi che ne penza de sto primo maggio e lui, co ’n gran soriso, j’ha risposto che bigna penzà alla sicurezza prima de tutto.

Fatto sta che ner primo bimestre li morti sur lavoro so’ saliti der sedici per cento; più de l’occupazione: questo è sicuro.

Comunque sia, oggi la piazza de San Giovanni ar Laterano sarà piena de gente p’er concertone de musica che se tiene lì oramai da trentacinquanni e che ogni anno, dopo li comizi de li sinnacati, segna er momento de aggregazione de li lavoratori.

Trentacinquanni ne la storia de Roma, però, nun so’ propro gnente e mo ve lo addimostramo.

La prima vorta che er primo maggio, inteso come festa de li lavoratori, s’è festeggiato è stata ner 1891 e ve sorprennerà scoprì che la piazza scerta da li comitati promotori nun fu quella de San Giovanni ma quella de Santa Croce in Gerusalemme, cor corteo che agnede verso l’Esquilino, scontrannose co la cavalleria der re a via Merulana e via de lo Statuto.

Antri tempi, pe fortuna.

La piazza de San Giovanni, invece, era legata alla tradizione e alla devozione, perché ce se metteveno le bancarelle co li vennitori de lumache pe la festa der santo er ventiquattro de giugno.

Ma quella è tutta ’n’artra festa, che ve racconteremo presto.

Monica Bartolini

Ne la foto: er concertone

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