L’esame più difficile

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Le prove de maturità fatte co le cautele de l’emergenza sanitaria so’ fenite co l’esito positivo pe guasi tutti li cannidati ammessi: pe la precisione er 99,5 per cento, poco meno de l’anno scorso quanno che s’arivò ar  99,7. Guasi raddoppiati li promossi cor massimo de li voti (dar 5,6 ar 9,9 per cento) e aumentate le lodi concesse ar 2,6 per cento de li dipromati a fronte de l’1,5 der 2019. Sotto esame a Bruxelles er piano che prevede sovvenzioni e prestiti finanziati da obbrigazioni de la commissione: è netto er contrasto tra quarche stato der norde come Austria, Olanda, Svezia e Danimarca e quelli in difficortà maggiori come Francia, Spagna e Italia. Er primo ostacolo abbastanza grosso è de tipo procedurale: er presidente der consijo europeo Charles Michel propone in via de compromesso che le decisioni venghino adottate a maggioranza qualificata anziché a l’unanimità come vorebbe l’Olanda, che però nun pare asseconnata da l’antri paesi quarmente definiti frugali.

Lillo S. Bruccoleri

(Traduzione di Massimo Moraldi)

Ne la foto: Charles Michel