Genova batte cassa per la bandiera

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Nel giardino sud della Casa Bianca si tiene il tradizionale picnic per festeggiare il giorno della indipendenza e Donald Trump affiancato dalla first lady Melania dichiara che l’America è libera solo grazie ai soldati coraggiosi pronti al sacrificio finale per difendere il paese. Viene ufficializzata la decisione del governo di Mariano Rajoy di convalidare la trasmissione ereditaria alla nipote di Francisco Franco, Carmen Martinez Bordiu, del titolo di duchessa e grande di Spagna; nello stesso tempo il nuovo premier Pedro Sanchez annuncia l’intenzione di trasferire altrove i resti del caudillo custoditi nel mausoleo del Valle de Los Caidos a nord di Madrid. Genova chiede gli arretrati alla regina d’Inghilterra: il sindaco Marco Bucci in cerca di fondi per il comune si ricorda che da 247 anni il Regno Unito non paga l’affitto della croce rossa di san Giorgio in campo bianco che fu della repubblica marinara ed era stata inclusa nella bandiera britannica dietro un tributo che di fatto non viene corrisposto. L’iniziativa si presenta in perfetto stile humour che non dovrebbe dispiacere oltremanica, tanto più che potrebbe avere dei risvolti di marketing con reciproci benefici. Tutt’altro che amena è invece la prospettiva per la Lega di vedersi sottratti i propri fondi dovunque si trovino, fino alla concorrenza di 48 milioni di euro al netto di quanto già versato, in conseguenza della pronuncia di cassazione nel procedimento penale a carico di Umberto Bossi. Si chiede un incontro con il capo dello stato quando tornerà dalle repubbliche baltiche e si usano parole forti: è una sentenza politica senza senso giuridico, un gravissimo attacco teso a mettere fuori gioco per via giudiziaria un partito in forte ascesa nei sondaggi popolari. Dal fronte democratico Renzi incalza Salvini che chiude i porti invitandolo ad aprire il portafoglio, mentre il ministro Riccardo Fraccaro vola alto e propone l’introduzione del referendum propositivo.

Lillo S. Bruccoleri